Frutta secca, frutta disidratata e semi oleosi

Quando si parla di frutta secca, s’intende in genere sia a quella con il guscio, la frutta oleosa – come noci, nocciole, mandorle, pistacchi, anacardi, pinoli – sia a quella polposa e disidratata con metodi naturali [pensiamo all’uvetta, le prugne, i fichi, le albicocche, i frutti rossi, le mele, la frutta esotica].

La frutta secca da sempre costituisce una risorsa naturale utile per l’alimentazione umana, oltre che rappresentare un prezioso ingrediente in cucina: dalle mandorle, ad esempio, abbiamo imparato presto a ricavare una buonissima bevanda vegetale.

Le mandorle

La mandorla appartiene ai frutti oleaginosi con guscio e alla famiglia delle rosacee.

È diffusa sin dall’antichità: uno dei primi dolci al mondo è stato probabilmente il marzapane, preparato semplicemente con mandorle, miele e acqua di rose.

Impiegata spessissimo nei dolci – basta pensare a quelli della tradizione, pasta di mandorle, amaretti, dolci natalizi, petit four, torroni e confetti – è molto utilizzata, insieme con altri frutti oleosi, come fonte proteica nelle diete vegetariane.

Il latte di mandorla, preparato con il frutto fresco o con una crema di mandorle naturale biologica, può sostituire il latte vaccino in tantissime ricette o nella dieta di chi non desidera assumere alimenti di origine animale.

La crema di mandorle al naturale, ricca di acidi grassi polinsaturi, si può usare comodamente in cucina sia nelle preparazioni dolci che in quelle salate, dando un tocco di raffinatezza anche nelle ricette più semplici.

Le nocciole

Le nocciole, coltivate da tempo nei paesi mediterranei – in particolare in Italia e in Turchia – venivano consigliate da Rudolf Steiner per la merenda scolastica dei bambini perché ritenute un valido aiuto per migliorare la concentrazione.

L’aroma gradevole permette di utilizzare meno zucchero nella preparazione dei dolci. Si possono aggiungere tranquillamente agli impasti e possono così rendere più sfizioso il pane o una classica ciambella.

La crema di nocciole viene spesso utilizzata nei dolci, sia come ingrediente che come guarnizione e farcitura, ed è la base per alcune creme spalmabili al cacao.

La frutta disidratata

La frutta disidratata è un ingrediente molto interessante per chi si diletta nella produzione di dolci casalinghi. Gustosa, aromatica, nutriente, è in grado di ammorbidire le torte e renderle più originali.

L’uvetta è forse la più conosciuta frutta essiccata per dolci.

Essendo disidratata e quindi più “concentrata” – manca l’acqua presente naturalmente nella frutta fresca – ha un peso più leggero ma è più calorica rispetto alla frutta fresca. Al tempo stesso è un ingrediente facilmente digeribile e ricco di fibre.

Oltre all’uvetta il mercato bio offre tante altre possibilità: dai fichi secchi ai frutti rossi essiccati – ad esempio mirtilli e cranberry –, dalle albicocche al mango, la natura mette a disposizione  degli alimenti davvero nutrienti e gustosi.

I semi oleosi

I semi oleosi rappresentano un’interessante integrazione alla nostra dieta, soprattutto per chi segue un’alimentazione vegetariana o vegana oppure per chi pratica sport.

Sono infatti una fonte di energia e nutrimento importante, per questo sono ottimi a colazione o come spuntino, ma anche come ingredienti che arricchiscono il sapore degli impasti o delle insalate.

Il sesamo

Oltre ad essere utilizzato per guarnire e condire pane, crackers e insalate, il sesamo si trova in commercio anche in crema: si tratta del tahin, classico condimento di origine mediorientale.

Il tahin può essere usato non soltanto nelle ricette della cucina etnica ma può diventare un ingrediente originale – in sostituzione di olio o burro – nella preparazione dei dolci.

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